CIRCE E LE ALTRE
mitologia contemporanea
Il viaggio continua...
Quattro ritratti: Circe, Medea, Afrodite, Penelope
donne e divinità raccontate secondo la poetica di Saffo.
pittura & performance teatral-musicale
VERNISSAGE OTT2018
OR cucina e arte
LAMONE, TICINO CH
STRANIERA COME LA CASA
estratto video della performance live del 30 settembre
Chiesa di San Tommaso, Complesso di San Domenico Fondi
La performance Straniera come la casa è una rivisitazione contemporanea
dell’annunciazione biblica. In scena due performer, Claudia Di Palma e
Stefania Romagna. La prima, nunzio angelico, alterna, con l’ausilio di
una loop machine, poesie e canti. Le poesie sono tratte dal suo libro
Altissima miseria (Musicaos Editore); i canti, antichi e sacri,
attingono alla tradizione ebraica, greco-bizantina e provenzale. La
seconda incarna l’archetipo della madre, abbraccia e culla un manichino
in plexiglass, un corpo inerte che prende lentamente “vita”, diventa un
violoncello e manifesta il proprio grido, il primo grido, quello di chi
nascendo cade nel mondo. Continui sono i rimandi alla maternità e al
parto come le stesse poesie annunciano chiaramente: “tu sei l’utero che
raccoglie / e sprigiona la luce” E ancora: “Ogni parto è un trapasso, /
non ti riempie ma ti fora la parola.” L'atmosfera è un utero dal quale
fuoriescono le figure in scena e le parole che non vogliono riempire, ma
“forare il grembo”. Eppure questa parola forte e perforante è anche una
dichiarazione di resa: “Ti offro la mia bandiera bianca, / ti porto nel
luogo stupendo della / mia resa: la scrittura”.
#versolibero Festival poetico
Associazione Culturale "Libero de Libero" OTT2018
Regia: Antonio Fasolo
Drammaturgia: Claudia Di Palma e Antonio Fasolo
Disegno Luci: Marco Federici
Costumi e strumento manichino: Stefania Romagna
STRANIERA COME LA CASA
Drammaturgia:
Antonio Fasolo, Claudia Di Palma
DisegnoLuci: Marco Federici
Performer: Claudia di Palma, Stefania Romagna
Costumi: Stefania Romagna
Consulenza musicale: Fabrizio Piepoli
Produzione: Uneven Eye 2017
STRANIERA COME LA CASA è una performance poetica tratta da Altissima miseria, libro d’esordio di Claudia Di Palma.
L’autrice indossa i panni di un aedo contemporaneo e ci invita a
compiere un viaggio nelle sonorità di canti antichi e lontani che si
rifanno alla tradizione ebraica, a quella sacra greco-bizantina, alla
poesia trobadorica. Poesia e Canto si ritrovano e si rincorrono come le
parole e le voci nella loop-machine usata in scena dalla Di Palma,
vicinanze e lontananze inespresse, sfiorate, sfiorite.
«È l’esilio la nostra grande risorsa, / il non avere appigli. / È
cercare un segnale e non vedere / che segnali lampanti e persi / siamo
noi.» scrive Claudia Di Palma. E ancora «Spesso le distanze sono case, / le vicinanze invece sono estranee.» Il
viaggio che siamo chiamati a compiere è un viaggio di ritorno. Ma la
casa dove approdiamo «è straniera, / ha un dialetto che non ho mai
parlato / e che riconoscerò come lingua madre, / sconosciuta madre, /
ventre appena inventato.»
In scena, insieme alla poetessa-aedo, un’altra figura, forse madre o sorta di androgino amante. Impersonata da Stefania Romagna, pittrice e performer, essa è forma generatrice di costumi (le creazioni della Romagna sono infatti scarni e ibridi abiti di scena, in cui il pittorico e il poetico incontrano i materiali da riciclo della nostra civiltà postindustriale), ma anche dei corpi che portano nella carne la lacerazione e l’invenzione, la ricerca tra il deforme organico e l’impianto di improbabili protesi inorganiche per figure enigmatiche. Continui sono i rimandi alla maternità e al parto. L'atmosfera buia in cui siamo immersi sembra proprio un utero, dal quale fuoriescono figure scarne come ombre, e parole, quelle del libro Altissima miseria, che non vogliono riempire ma, al contrario, forare il grembo. «Ogni parto è un trapasso, / non ti riempie ma ti fora la parola.» scrive ancora la poetessa-performer. Eppure questa parola forte e perforante è anche una bandiera bianca, una dichiarazione di resa. («Ti offro la mia bandiera bianca, / ti porto nel luogo stupendo della / mia resa: la scrittura»). Forse si tratta, paradossalmente, di una resa salvifica, perché arrendersi al flusso dissacrante della scrittura, spezzare «le parole come pane», significa prendersi «spietata cura di tutte le cose».
In scena, insieme alla poetessa-aedo, un’altra figura, forse madre o sorta di androgino amante. Impersonata da Stefania Romagna, pittrice e performer, essa è forma generatrice di costumi (le creazioni della Romagna sono infatti scarni e ibridi abiti di scena, in cui il pittorico e il poetico incontrano i materiali da riciclo della nostra civiltà postindustriale), ma anche dei corpi che portano nella carne la lacerazione e l’invenzione, la ricerca tra il deforme organico e l’impianto di improbabili protesi inorganiche per figure enigmatiche. Continui sono i rimandi alla maternità e al parto. L'atmosfera buia in cui siamo immersi sembra proprio un utero, dal quale fuoriescono figure scarne come ombre, e parole, quelle del libro Altissima miseria, che non vogliono riempire ma, al contrario, forare il grembo. «Ogni parto è un trapasso, / non ti riempie ma ti fora la parola.» scrive ancora la poetessa-performer. Eppure questa parola forte e perforante è anche una bandiera bianca, una dichiarazione di resa. («Ti offro la mia bandiera bianca, / ti porto nel luogo stupendo della / mia resa: la scrittura»). Forse si tratta, paradossalmente, di una resa salvifica, perché arrendersi al flusso dissacrante della scrittura, spezzare «le parole come pane», significa prendersi «spietata cura di tutte le cose».
Nel Regno di plastica - Secret alien
Trailer performance
VIRIDITAS
Sonorizzazione di un quadro regia di Stefania Romagna drammaturgia, riprese e montaggio di
Antonio Fasolo; performer Stefania Romagna
costume e disegno luci di Stefania Romagna.
costume e disegno luci di Stefania Romagna.
La
performance prevede la realizzazione live di un’opera
materico/pittorica su superficie sonorizzata attraverso l’istallazione
di microfoni a contatto. L’azione è strutturata attorno alle tre
principali fasi alchemiche: rinnovamento, rinascita, rigenerazione
attraverso l’opera dei 3 colori (bianco rosso e nero) per giungere a
sintetizzare il “verde”, la linfa dell'albero, colore della vita, sangue
della Natura /donna e del “femminile” generante. L'intera performance
descrive le fasi di trasformazione di un personaggio che da creatura si
fa creatrice, dalla nascita fino alla morte violenta e sensuale, che
alludere forse a sublimazione. I vari stadi evolutivi sono anche
mutazioni materiche, dal tessuto artificiale (la plastica) a quello
naturale, celebrando sin dall'inizio la fusione tra i due mondi,
organico e inorganico, carne del performer con strutture e vestimenti
artificiali. L’arte contemporanea, la magia alchemica e una nuova visione della femminilità sono le tematiche portanti di questa performance pittorico/sonora.
artificiali. L’arte contemporanea, la magia alchemica e una nuova visione della femminilità sono le tematiche portanti di questa performance pittorico/sonora.
Antonio Fasolo
Ermia/Elena
Trailer performance
drammaturgia e regia: Antonio Fasolo
Trailer performance
drammaturgia e regia: Antonio Fasolo
performer e costume: Stefania Romagna
colonna sonora: Antonio Zitarelli
light designer: Marco Federici
produzione: Uneven Eye
riprese: Marco Federici, Massimiliano Pinna
montaggio: Riccardo Mazzucco
girato presso il Ribbon Club Culture, Terracina
https://vimeo.com/209185424
I personaggi maschili, di fatto assenti, sono presenti attraverso voci (dal dialogo shakespeariano), suoni, oggetti che fanno di questa versione del Sogno una specie di pre-incubo che precede risveglio e liberazione dal potere dello “sguardo” e della forza fisica. Il performer lotta contro il suo costume, sorta di gabbia o guscio, che insieme alle luci, la musica e la tecnica completano lo sfondo post-tecnologico di questa trasposizione.
https://vimeo.com/209185424
Ermia/Elena è una performance multimediale liberamente tratta da Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare.
I temi shakespeariano e barocco del doppio e del sogno vengono
mescolati al tema della violenza del potere maschile contro la “donna”,
leggibile nel rapporto che Ermia/Elena intrattiene con gli altri
personaggi della commedia di Shakespeare.
I personaggi maschili, di fatto assenti, sono presenti attraverso voci (dal dialogo shakespeariano), suoni, oggetti che fanno di questa versione del Sogno una specie di pre-incubo che precede risveglio e liberazione dal potere dello “sguardo” e della forza fisica. Il performer lotta contro il suo costume, sorta di gabbia o guscio, che insieme alle luci, la musica e la tecnica completano lo sfondo post-tecnologico di questa trasposizione.
Ermia
si libera della propria immagine preconfezionata, Elena, giocando con
un "occhio gigante", interagendo e provocando il pubblico... Lo scopo di
Ermia/Elena è raggiungere una "terza libera identità femminile".
VERSO Libero_ festival poetico
III Edizione 2016
Chiostro di San Domenico Fondi Lt
Viaggio alla nuova città-trailer
Trailer della performance-installazione messa in scena in occasione
del III festival poetico Verso Libero, su poesia di Rodolfo Di Biasio
tratta da "I ritorni", Roma Stilb,1986. Il chiostro di San Domenico in
Fondi (LT) è esaltato per l'occasione come spazio tetrapartito, ognuno
dei quattro quadranti e l’intero colonnato convergono
architettonicamente al centro attraverso l’installazione aerea di una
ragnatela in nylon. Questa struttura di linee convergenti è un
gigantesco strumento musicale e conduce fisicamente sguardo e tensione
energetica verso la performance pittorico-musicale sita al centro del
chiostro. I tre performer in scena ritualmente “significano” lo spazio,
gli donano suono, colore, parola a ricomporre in un unico luogo i voli
spazio-temporali della poesia in scena.
regia: Antonio Fasolo
colonna sonora: Antonio Zitarelli
interprete: Serina Stamegna
performer: Stefania Romagna, Antonio Zitarelli
voci: Daniele Campanari, Rodolfo Di Biasio
disegno luci: Marco Federici
scenografia: Antonio Fasolo, Stefania Romagna, Giulio Leonardi
trucco: Moira Fasolo
regia: Antonio Fasolo
colonna sonora: Antonio Zitarelli
interprete: Serina Stamegna
performer: Stefania Romagna, Antonio Zitarelli
voci: Daniele Campanari, Rodolfo Di Biasio
disegno luci: Marco Federici
scenografia: Antonio Fasolo, Stefania Romagna, Giulio Leonardi
trucco: Moira Fasolo
Fotografie VINCENZO BUCCI
L'opera, dal titolo IL CICLO DELLA VITA
, e' stata realizzata con materiali naturali come legno, foglie, sassi,
con legumi quali ceci, riso, cous cous, farina di mais, oltre a colori
acrilici, vernici, colle e chiodi, bulloni, piccola ferraglia di scarto
in ferro e alluminio.
Serina Stamegna interprete
Antonio Zitarelli performer
Sartoria del riuso
www.ricicloinmovimento.blogspot.com
Abiti, costumi, borse, maschere confezionati a mano
con materiali di recupero, stoffe, pellicce sintetiche,
eco-pelle e plastica stirata.
Laboratorio aperto
Maggio, Giugno 2019
Terracina, Roma, Milano.info e contatti: stefaniaromagna@gmail.com
+39 320 44 28 290 Fotografie MARCO FEDERICI
con materiali di recupero, stoffe, pellicce sintetiche,
eco-pelle e plastica stirata.
Laboratorio aperto
Maggio, Giugno 2019
Terracina, Roma, Milano.info e contatti: stefaniaromagna@gmail.com
+39 320 44 28 290 Fotografie MARCO FEDERICI
Figuranti:
Carlotta Pesce
Antonio Fasolo
Claudia Di Palma
Rossella Zannettino
Raquel Rappini
Stefania Romagna
25NOV2017
ALANIZ + MEMORIE URBANE + STEFANIA ROMAGNA +ECOSUONI
Flash mob CIRCE E LE ALTRE
brani: Lascia che io pianga di G.F.Haendel & Dogs among the bushes traduzione dal celtico
Villa Androver ex Università di Cassino, TerracinaLt
performer CATERINA BONO & STEFANIA ROMAGNA
Street artist ALANIZ fotografie Arianna Barone
Premio d´ Autore
XII Biennale Arte Contemporanea di Roma Sale del Bramante
20/29 gennaio 2018
L´APPRODO
Il viaggiodi penelope
acrilico carbone gessi vernice materiali su dtucco su tela 100x100cm 2018
PARTITA_Progetto di poesia, pittura & arti performative
Partita (Penelope)
Autore:Simone Di Biasio
Collana: nastri
Anno 2016
pp. 64
formato 15×15
Traduzioni in greco di Evangelia Polymou
Collana: nastri
Anno 2016
pp. 64
formato 15×15
Traduzioni in greco di Evangelia Polymou
Prefazione di Alessia Pizzi
Illustrazioni a colori di Stefania Romagna
DIDASCALIE ILLUSTRAZIONI
IL VIAGGIO
acrilico carbone gessi china materiali su stucco su tela
SENTO IL TUO PROFUMO
acrilico carbone gessi materiali su stucco su tela
PRONTA A PARTIRE
acrilico carbone gessi corteccia collage su stucco su tela
ULISSE
acrilico carbone gessi corteccia collage su stucco su tela
PENELOPE !
acrilico gessi carbone corteccia collage su stucco su tela
Le opere del VIAGGIO DI PENELOPE sono ispirate all'opera del poeta SIMONE DI BIASIO : "PARTITA" (FusibiliaLibri, 2016, pp 64). Un
lungo monologo in versi in cui l’eroe rimane solo sulla spiaggia di
Itaca: è sconcertato e si rivolge alla sua compagna spiegando le ragioni
dell’assenza. Adesso però non gli rimane che sperare nel ritorno di
Penelope la quale, intanto, sembra aver tessuto non un velo bianco e
senza ricami ma una vera e propria carta di navigazione. L’autore dà
voce a una Penelope inedita pur senza farla parlare: ecco perché
possiamo dirci curiosi per questo viaggio dell’eroina. Il libro è
composto da una traduzione a fronte in greco moderno curata dalla
traduttrice e poeta Evangelia Polymou, dall’introduzione della grecista
Alessia Pizzi, e dalle opere di Stefania Romagna, pittrice e performer
che ha disegnato le sue tele a forma di tante Penelope.
Castello CAETANI di Fondi
1° Mostra di selezione internazionale d' arte per la XII Biennale di Roma 2018
1° classificata sezione pittura
opere "IL VIAGGIO DI PENELOPE 1 e 2"
100x150 cm acrilico vernice pastelli carbone materiali su stucco su tela
Volume Lazio Creativo 2018
i migliori 100 talenti del Lazio
PROFONDA SUPERFICIE
di Stefania Romagna
Performer Inanna Trillis e Stefania Romagna
MAD ManzùLab - "Profonda superficie" - PerformingArts/Pittura/VideoArte
Raccolta Manzù (Ardea) Ardea, Roma - 14/29 novembre 2014
Profonda Superficie
Videoart
https://vimeo.com/88156924
In questo contesto sociale, dove tutto sembra far pensare all’idea dell’arrivo di un mondo
senza più volti, occorre aggiungere il ruolo dell'arte, la spinta all'astrazione, la perdida del
soggetto nell'ideale collettivo delle avanguardie, valorizzare il pensiero divergente quale
risorsa importante per la formazione di persone libere e creative.
Profonda Superficie disegna un artista. Un ritratto/autoritratto, alla ricerca della propria
identità fondata sul proprio sguardo allo specchio. Una vita vista da vicino, talmente da
vicino che la realtà che la circonda non è definibile, si percepiscono i limiti infiniti della sua
creatività, nella sua cerimonia di creazione, ogni linea o colore vorrebbero dissolversi e
mostrare possibilità di metamorfosi. Un identità un energia, come acqua che scorre.
L'artista vive la proprio vita come fosse un opera d'arte, si purifica e ritorna alla sorgente,
nel mare, dove la superficie la profondità si alternano nell'infinito.
senza più volti, occorre aggiungere il ruolo dell'arte, la spinta all'astrazione, la perdida del
soggetto nell'ideale collettivo delle avanguardie, valorizzare il pensiero divergente quale
risorsa importante per la formazione di persone libere e creative.
Profonda Superficie disegna un artista. Un ritratto/autoritratto, alla ricerca della propria
identità fondata sul proprio sguardo allo specchio. Una vita vista da vicino, talmente da
vicino che la realtà che la circonda non è definibile, si percepiscono i limiti infiniti della sua
creatività, nella sua cerimonia di creazione, ogni linea o colore vorrebbero dissolversi e
mostrare possibilità di metamorfosi. Un identità un energia, come acqua che scorre.
L'artista vive la proprio vita come fosse un opera d'arte, si purifica e ritorna alla sorgente,
nel mare, dove la superficie la profondità si alternano nell'infinito.
Soggetto: Stefania Romagna, Giulio Leonardi
Regia: Giulio Leonardi
Performer: Stefania Romagna, Francesca Pannone
Fotografia: Marco Federici, Vincenzo Fiorini
Montaggio: Riccardo Mazzucco
Musica: Simona Addabbo
Pruduzione: UnevenEye
Collaborazione: Beltempo Casa delle Arti
UODISSEA CONTEMPORANEA
performance multimediale messa in
atto dal collettivo UNEVENEYE il 13 settembre 2014 presso il Foro Appio
Mansio Hotel.
Il progetto nasce all’interno della rassegna d’arte ODISSEA
CONTEMPORANEA
Il progetto nasce all’interno della rassegna d’arte ODISSEA CONTEMPORANEA che, tra Luglio e Settembre 2014, il MAD ha organizzato principalmente a San Felice Circeo, ma che ha visto coinvolte anche Latina e Borgo Faiti.
I luoghi deputati della rassegna curata da Fabio D’Achille erano metaforicamente e realmente quelli omerici..come collettivo UNEVENEYE abbiamo fuso il fascino del mito e la contemporaneità di alcuni artisti coinvolti dal MAD, che a loro modo hanno dialogato con il tema e il territorio.
Così Pino Genovese, Stefania Romagna, Inanna Trillis sono diventati nostri compagni di viaggio e soprattutto d’arte! Grazie alle lusinghe ipnotiche della musica curata da Gionata Di Manno, abbiamo immaginato scenari e ricostruito spazi nelle parole di un’Odissea che poteva essere solo Contemporanea. Simone Di Biasio ha quindi scritto un testo poetico, “PARTITA”, che ha fornito lo spunto per un dialogo interiore tra un doppio Ulisse e una doppia Penelope.
Ulisse, naufrago (Pino Genovese), riesce a portarsi a casa grazie a un mezzo di fortuna, la zattera, per poi approdare mascherato sulle rive di un’Itaca che in realtà è il Circeo...mentre la sua anima, quella che lo vede ancora giovane-re (Simone Di Biasio), rimugina sul senso del viaggio e sulla lontana e amata Penelope.
Lei, come lui, divisa in due tra l’attesa violentemente immobile e il desiderio di partire.
Una forza creatrice, suo doppio eroico (Stefania Romagna), le infonde vita, identità e Penelope come “vera” sposa (Inanna Trillis), avvolta nella “sua tela”, può finalmente attraversare il mare e dunque partire.
ODISSEA CONTAMPORANEA 2014
"Penelope e Circe" performance
con Inanna Trillis e Stefania Romagna
VILLA AIELLI San Felice Circeo Lt
Produzione UNEVEN EYE
Fotografie Marce Federici
IL TEMPO DELLA MUSICA 2014
Parco Iris Via Appia antica 107, 00179 Roma
Un intervento del poeta d'azione Alessandro D'Agostini con
le body artists Stefania Romagna e Inanna Trillis, con maschere d'arista fornite da Germana Gismondi.
LUNRTE 2017
Musica e teatro nei vicoli di Casanova di Carinola, Caserta
PARTITA
performance teatral-poetica
di e con Stefania Romagna e Simone di Biasio
BODY ART & BODY PAINTING
"ANGELO CHAVAQUIAH" 2017
SCINTILLE DI RISVEGLIO - AMORE SPIRITUALE
performer Giona Noris
CATTEDRALE di SAN CESAREO CENTRO STORICO ALTO TERRACINA LT
Body art & PET-Art
"IL FAUNO DI ODOGNO" 2017
performer Giona Noris
U.F.O.
umbral Florida ochenta y cuatro 2014
BARCELLONA
pintura corporal y fotografia
Projecto de Stefania Romagna
Fotografias de Blanca Serrano
Festival delle Emozioni 2017_Manifesto
Percorsi per il BENESSERE EMOTIVO
Rituale di connessione profonda con la natura. L'essere umano compie un balzo fuori dalle mura del proprio ego individuale, l'esperienza passa attraverso una vera e propria offerta di se alla natura.
"MADRE TERRA"
100x150 cm tecnica mista, corteccia, foglie, radici su stucco su tela.
"GENESI" 2016
muro @GROOVE - Terracina
acrilico carbone e materiali
fotografie di Marco Federici
fotografie di Ettore Maragoni
PARTITA
Presentazione/spettacolo del libro “Partita (Penelope)” di Simone Di Biasio (FusibiliaLibri, 2016, pref. di Alessia Pizzi Pizzi) nella splendida cornice del cortile del quartiere ebraico di Fondi alle ore 21 del 1° agosto 2016.
Il volume raccoglie il monologo in versi che Ulisse rivolge alla sua sposa, la relativa traduzione a fronte in greco della poeta Evangelia Polymou e le opere dell’artista Stefania Romagna (che per l’occasione saranno esposte nel cortile della Giudea).
Le letture dal testo saranno affidate all’attore Giuseppe Pestillo, mentre Angela Alla sarà il suono del violino e quello della lingua greca. La serata verrà introdotta dalla giovane Ilaria Monacelli, studiosa di Lettere classiche e giornalista; Franco Sepe, poeta e docente all’Università di Potsdam in Germania, leggerà criticamente il testo poetico.
Gli scatti di Bucci Vincenzo per la serata/spettacolo di
presentazione del libro edito da Fusibilia (Dona Amati e Ugo Magnanti) in cui Penelope parte, lasciando Ulisse solo a Itaca.
Da qui il monologo in versi.
VERSO Libero_ festival poetico
II Edizione 2015
Chiostro di San Domenico Fondi Lt
"Maddonna duemila"
Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Museo Civico Duilio Cambellotti
Latina
a cura di MAD
6_8 marzo 2015
"L'ANGELO"
acrilico, pasta acrilica, stucco, carbone, collage su tela cm120x160 2015
Fotografie di Paola Acciarino
“No(u)vELLE scene”
Storytelling & PerformingArts 2014
Galleria Fotografica RAFFACO
AltrARTE
San Lorenzo Roma
" NO(U)VELLE SCENE"
Storitelling & performingArts
di Stefania Romagna e Rita Alla
Galleria Fotografica RaffaCO
via dei Latini 30/A san Lorenzo, ROMA
21/03/2014
"Sbagliando, per prova, con una storia vecchia si può fare una storia nuova”.
Gianni Rodari
Adamo ed Eva-La Genesi, Biancaneve allo Specchio e Le disavventure di Pinocchio... con gli occhi di una bambina.
Un progetto tutto al femminile, un gioco ad arte.
Ll'autrice gioca con la realtà plasmandola, reinventa un mondo surreale,
senza tempo.All'improvviso, emerge una storia unica, non narrata
abbastanza che rivendica il suo diritto di esistere.
I classici, la sostanza dei sogni.
Dietro le quinte di ogni Quadro ci sono tante storie per giocare;
da recitare e da mettere in scena;
da leggere con gli occhi di una bambina.
Non lasciatevi ingannare dalle parole,
le illustrazioni fanno parte del gioco
In fondo, “cosa siete voi? Siamo solo tutti dei personaggi”, risponderebbero.
Performer: Marce Falovo Daniela Gennuso Stefania Romagna
“Se avete gli occhi, non vuol dire che possiate vedere”. (Rembrant)
"Sbagliando, per prova, con una storia vecchia si può fare una storia nuova”.
Gianni
"Biancaneve allo specchio"
II round
Cronaca di una morte annunciata
M,Art, Uccide la matrigna a coltellate. Gli inquirenti: conosceva l'assassino.
Sindrome di Grimilde, fermata Biancaneve: “Son(n)o innocente”.
L'accusa: omicidio volontario. Un gioco allo specchio, il movente del delitto.
CRONACA
Una, due, tre coltellate... alla fine saranno sei, alla schiena, alla gola, al cuore.
Così è stata uccisa Grimilde, la strega di Biancaneve. A sangue freddo. Senza
un motivo, apparente. In stato di fermo, Biancaneve. Sul luogo del delitto,
tutto parla di lei. La donna è stata trovata a terra in un lago di sangue intorno
alle 19.30 del 16 NOV, giorno in cui su M,Art a suon di riuso, si festeggia il
“Capodanno del vino” che cade però l'11 novembre, festa di San Martino.
L'omicida non poteva scegliere giorno migliore di quello in cui “il diVino
(novello) incontra la novella”. Inizialmente i soccorritori, due giovani di belle
speranze, hanno pensato che la donna avesse avuto un incontro ravvicinato
con lo specchio. Ma poi i medici e le forze dell'ordine hanno scoperto le ferite
da arma da taglio che ne avrebbero provocato la morte e che non sono
compatibili con lesioni da incidente, ma inferte da un coltello da cucina,
presumibilmente del servizio di famiglia. Oltre al medico legale prenderanno
parte all'autopsia anche i Sette Nani, di ritorno da un Tour in America Latina,
increduli alla notizia della morte di Grimilde, più che al fermo di Biancaneve
con l'accusa di omicidio volontario. L'ipotesi più accreditata è che a uccidere
Grimilde sia stato uno che la conosceva bene, il mostro della porta accanto. Al
vaglio degli inquirenti anche la sua vita sentimentale. Non è chiaro, infatti, se
la vittima avesse una relazione stabile. Cosa ci facevano Biancaneve e il
Cacciatore su M,Art insieme a Grimilde? Che rapporto avevano con la vittima?
Dove è stata uccisa? E soprattutto chi ha cambiato un lieto fine già scritto?
Questi e molti altri interrogativi sono in queste ore al vaglio delle forze
dell'Ordine, a cominciare dal movente: la gelosia? C'era una volta... una storia
già scritta, è tempo di “leggere” il resto attraverso lo specchio.
R.A.
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro I, foto B/n
Scene photographer, Stefano Del Monte
Visual concept, Stefania Romagna
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro II, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro III, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro IV, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro V, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VI, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VII, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VII, foto
scene photographer, Vincenzo Fiorini
visual concept, Stefania Romagna
"Le indagini, attraverso lo specchio"
Il complice, il cacciatore
Il testimone chiave, il Principe Azzurro
I personaggi chiave, allo specchio
(da sin a dex)
Il colpevole, Biancaneve
La vittima, Grimilde o la Strega di Biancaneve
Specchio riflesso, senza ritorno per Grimilde. Un gioco da ragazze, insomma.
Eppure Biancaneve continua a negare ogni responsabilità, asserendo che non
aveva più notizie di Grimilde dalla prima del film “Biancaneve” a cui sia Lei
che la strega erano state invitate. Anzi, il giudizio sul film le aveva trovate,
stranamente, d'accordo: “due brutte copie dell'originale”. 48 ore dopo il
delitto, la svolta nelle indagini: Biancaneve è stata tratta in arresto e portata
nel carcere di Santo Stefano omicidio volontario l'accusa, mentre il Cacciatore
è accusato di concorso in omicidio. Ad incastrare lui e lei, la testimonianza di
una figura trascurata, ma non trascurabile: il Principe Azzurro, l'altro. Che ha
raccontato agli inquirenti di aver sentito le due litigare allo specchio, non
lontano dal luogo del delitto, un'ora prima del ritrovamento del corpo: al
centro della discussione, ancora una volta, chi fosse la più bella del reame. Poi
il bagliore di un riflesso che acceca e la situazione precipita: “dopo tutto
questa non era la mia storia, ma quella di Biancaneve”, queste le ultime parole
di Grimilde ormai esanime. Secondo le prove raccolte dagli investigatori della
squadra (im)mobile, diretti dal Commissario Montepulciaro, l'unico “piedipiatti”
ad avere le mani piatte, sempre al telefono con il suo lacché, l'appuntato “che
c'è e non c'è”, dal colorito cereo, le occhiaie e le sneakers ai piedi, d'estate e
d'inverno, il Cacciatore non sarebbe estraneo ai fatti. In attesa
dell'interrogatorio di garanzia, nessuna ammissione da parte di Biancaneve:
“Son(n)o innocente”, ripete tra se. Per la difesa invece, “è stata legittima
difesa: la vittima soffriva della Sindrome di Grimilde”. A chi lo accusava di aver
tradito, proprio lui, Biancaneve, il Principe Azzurro ha risposto: “Non lasciatevi
ingannare dalle apparenze: Biancaneve, vittima del suo Alter Ego, è libera”.
Titoli di coda
"NO(u)Velle" II round
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up
Mariangela Fiorini, Hair stylist
Vincenzo Fiorini & Stefano Del Monte, Scene Photographer
Daniela Gennuso, Rita Alla, Stefania Romagna, Andrea Valvassori, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
"Le disavventure di Pinocchio"
III round
Storia di un quadro
Invece di una storia semplice, un fotoromanzo, in sorte a Pinocchio. Da una
parte Attraverso lo specchio di Lewiss Carrol fa da controcanto a Le
disAvventure di Pinocchio, nel paese delle Meraviglie; dall'altra Burattino
senza fili di Edoardo Bennato, un altro concept album, da colonna sonora a
Pinocchio, storia di un Quadro. Non è un Pinocchio diverso da quello di Collodi.
Gli stessi “personaggi”, lo stesso “paesaggio”, diverse le disAvventure per non
essere solo “un pezzo di carta”. E poi Lei, la fata turchina... A ogni lettura, la
trama si infittisce e nuovi protagonisti invadono le pagine. In fondo, “cosa siete
voi? Siamo solo tutti dei personaggi”, risponderebbero.
R.A.
Titoli di coda
"NO(u)Velle" II round
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up
Mariangela Fiorini, Hair stylist
Ettore Maragoni, Scene Photographer
Vincenzo Fiorini, Light designer
Marco Falovo, Rita Alla, Nicoletta Todisco, Stefania Romagna, Barbara D'Ammizio,
Silvia De Santis, Fabio Zecchinelli, Mariangela Fiorini, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
Con gli occhi di una bambina
Quadro I, foto
scene photographer, Ettore Maragoni
visual concept, Stefania Romagna
Con gli occhi di una bambina
Quadro II, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro VI, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro III, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro IV, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro V, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro VII, foto
scene photographer, Ettore Maragoni
visual concept, Stefania Romagna
ADAMO ed EVA I round
VERNISSAGE
Venerdi 16 Novembre 2012 H 19.30
ART_Space
Atelier di Stefania Romagna
C.so Anita Garibaldi 79, Centro Storico Alto Terracina LT
Adamo ed Eva
La “buona” novella
E se non vissero felici e contenti, almeno ci avrebbero provato. A carte scoperte, senza trucco né inganno, né tantomeno di “Cenerontole” sempre sul punto di perdere una scarpetta che nessun principe ritroverà. È ora di cena. Ed Eva, non ha nemmeno il pensiero di cosa preparare: “la solita minestra”. Come se non fosse già abbastanza, ci sono anche da mandare giù le lunghe attese a cui la costringe Adamo, sempre impegnato in giochi più grandi di lui: si crede Dio. L’assenza prolungata, tutti i santi giorni, infastidiva ormai Eva. Era stanca di aspettare Adamo, pure il giorno dell’anniversario della creAzione, il giorno in cui tutto ebbe inizio, lei lo avrebbe passato ad aspettarlo, insieme al fid(at)o serpente… ebbene sì, il lunedì comincia sempre la domenica pomeriggio. Che fare? Si guardò intorno, ma non vide nient’altro che una scena quotidiana: lei, lui e l’altro. Invece, lo sa solo Dio quanta voglia avrebbe voluto provare qualcosa di diverso: non la solita mela per cena, divisa per due per altro e a lume di candela. Uscì in giardino, nell’Eden, vide la tavola apparecchiata all’aperto, come Dio comanda, e di Adamo nemmeno l’ombra, non una traccia. Avrebbe avuto voglia di gridare, di urlare, anche solo fare due chiacchiere …“sì, con lo Spirito Santo”, pensò. Poi ad un tratto fu distratta da un sibilo sordo, sinistro. Si girò di scatto spaventandosi lei stessa: era il serpente che capita l’antifona, aveva pensata bene di andarsi a fare un giro. Non aveva però fatto i conti con Eva che nel tentativo disperato di ingannare il tempo si era messa a mettere in ordine quella specie di casa che Adamo le aveva spacciato per un Paradiso terrestre. Spazza, raccogli, lucida mele, sempre mele… aveva finito per mettere il piede in fallo, sulla coda del serpente beccandolo in pieno. Un errore che avrebbe pagato caro. “È sempre lei la pietra dello scandalo, ancora una volta ha rotto le uova nel paniere”, pensò il serpente indeciso sul da farsi: colpirla a tradimento o lasciarla cuocere nel suo brodo? Eva, impaurita e sconvolta dai rimorsi, decise di sfuggire all’ira di Dio al morso scontato del serpente. Iniziò a correre, correre, correre… senza mai guardarsi indietro. Finché, ormai allo stremo delle forze e senza fiato, fu costretta a fermarsi: “male che vada avrò ingannato l’attesa in qualche modo”, pensò tra sé e se. In quel momento, nel rialzare la testa, si accorse che, diversamente da come le avevano fatto credere, c’era dell’altro, oltre alle solite facce in bianco e nero: il mondo intorno a lei era cambiato, prima un colore, poi un altro e un altro ancora, un mondo di colori. E per di più, era sola. “Dove sono?”, si domandò. A guardarlo bene, non sembrava affatto l’inferno. Anzi. Peccato… che non aveva nessuna voglia di perdere altro tempo, non era di risposte che aveva bisogno, ma di lasciarsi tentare. Eh sì, aveva fame come non mai: le era anche tornato l’appetito, che una mela al giorno toglierà anche il medico di torno, ma lascia l’amaro in bocca. A farle da guida è un certo languore allo stomaco… cammina, cammina trova pane per i sui denti: uva a chicchi, un frutto proibito. Eva, in preda ai morsi della fame, non resiste e un chicco alla volta cade in tentazione. Prima un chicco, poi un grappolo e un altro ancora, fino a saziarsi, senza pudore alcuno, di uva e nettare degli dei che gli uomini, Adamo in primis, le avevano tenuti nascosti. Inebriata da un sapore nuovo, diVino, si sdraio in un prato poco distante dal vigneto. Non fece in temo a pronunciare l’XI Comandamento: Non avrai altro…DI(vin)O all’infuori del Novello!!!, che si addormentò. Forse aveva bevuto un bicchiere di troppo. Al risveglio, dei sensi… Rien en va plus, fate voi il vostro gioco: carta e penna che la storia continua perché noi di uscire dal quadro non ne abbiamo proprio voglia. Allora guardaci, ops, seguici, lettore!
R.A.
La Genesi
Quadro I, foto
Scene Photographer, S.Greco
Visual concept, Stefania Romagna
La Genesi
Quadro III, Acrilico su tela e tecnica mista
La Genesi
Quadro IV, Acrilico su tela e tecnica mista
La Genesi
Quadro VI, foto
Scene Photographer, F.Sinni
Visual concept, Stefania Romagna
Titoli di coda
"NO(u)Velle"
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up & Hair stylist
Francesco Sinni & Serena Greco, Scene Photographer
Sara D'Ammizio, Michelanna Fusco, Silvia De Santis, Simona Addabbo, Rita Alla, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
“No(u)vELLE scene”
Storytelling & PerformingArts 2014
Galleria Fotografica RAFFACO
AltrARTE
San Lorenzo Roma
" NO(U)VELLE SCENE"
Storitelling & performingArts
di Stefania Romagna e Rita Alla
Galleria Fotografica RaffaCOStoritelling & performingArts
di Stefania Romagna e Rita Alla
via dei Latini 30/A san Lorenzo, ROMA
21/03/2014
"Sbagliando, per prova, con una storia vecchia si può fare una storia nuova”.
Gianni Rodari
Adamo ed Eva-La Genesi, Biancaneve allo Specchio e Le disavventure di Pinocchio... con gli occhi di una bambina.
Un progetto tutto al femminile, un gioco ad arte.
Ll'autrice gioca con la realtà plasmandola, reinventa un mondo surreale, senza tempo.All'improvviso, emerge una storia unica, non narrata abbastanza che rivendica il suo diritto di esistere.
I classici, la sostanza dei sogni.
Dietro le quinte di ogni Quadro ci sono tante storie per giocare;
da recitare e da mettere in scena;
da leggere con gli occhi di una bambina.
Non lasciatevi ingannare dalle parole,
le illustrazioni fanno parte del gioco
In fondo, “cosa siete voi? Siamo solo tutti dei personaggi”, risponderebbero.
Performer: Marce Falovo Daniela Gennuso Stefania Romagna
“Se avete gli occhi, non vuol dire che possiate vedere”. (Rembrant)
"Sbagliando, per prova, con una storia vecchia si può fare una storia nuova”.
Gianni
"Biancaneve allo specchio"
II round
Cronaca di una morte annunciata
M,Art, Uccide la matrigna a coltellate. Gli inquirenti: conosceva l'assassino.
Sindrome di Grimilde, fermata Biancaneve: “Son(n)o innocente”.
L'accusa: omicidio volontario. Un gioco allo specchio, il movente del delitto.
CRONACA
Una, due, tre coltellate... alla fine saranno sei, alla schiena, alla gola, al cuore.
Così è stata uccisa Grimilde, la strega di Biancaneve. A sangue freddo. Senza
un motivo, apparente. In stato di fermo, Biancaneve. Sul luogo del delitto,
tutto parla di lei. La donna è stata trovata a terra in un lago di sangue intorno
alle 19.30 del 16 NOV, giorno in cui su M,Art a suon di riuso, si festeggia il
“Capodanno del vino” che cade però l'11 novembre, festa di San Martino.
L'omicida non poteva scegliere giorno migliore di quello in cui “il diVino
(novello) incontra la novella”. Inizialmente i soccorritori, due giovani di belle
speranze, hanno pensato che la donna avesse avuto un incontro ravvicinato
con lo specchio. Ma poi i medici e le forze dell'ordine hanno scoperto le ferite
da arma da taglio che ne avrebbero provocato la morte e che non sono
compatibili con lesioni da incidente, ma inferte da un coltello da cucina,
presumibilmente del servizio di famiglia. Oltre al medico legale prenderanno
parte all'autopsia anche i Sette Nani, di ritorno da un Tour in America Latina,
increduli alla notizia della morte di Grimilde, più che al fermo di Biancaneve
con l'accusa di omicidio volontario. L'ipotesi più accreditata è che a uccidere
Grimilde sia stato uno che la conosceva bene, il mostro della porta accanto. Al
vaglio degli inquirenti anche la sua vita sentimentale. Non è chiaro, infatti, se
la vittima avesse una relazione stabile. Cosa ci facevano Biancaneve e il
Cacciatore su M,Art insieme a Grimilde? Che rapporto avevano con la vittima?
Dove è stata uccisa? E soprattutto chi ha cambiato un lieto fine già scritto?
Questi e molti altri interrogativi sono in queste ore al vaglio delle forze
dell'Ordine, a cominciare dal movente: la gelosia? C'era una volta... una storia
già scritta, è tempo di “leggere” il resto attraverso lo specchio.
R.A.
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro I, foto B/n
Scene photographer, Stefano Del Monte
Visual concept, Stefania Romagna
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro I, foto B/n
Scene photographer, Stefano Del Monte
Visual concept, Stefania Romagna
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro II, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro II, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro III, Acrilico su tela e tecnica mista
|
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro IV, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro V, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro V, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VI, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VI, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VII, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VII, Acrilico su tela e tecnica mista
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VII, foto
scene photographer, Vincenzo Fiorini
visual concept, Stefania Romagna
Cronaca di una Morte Annunciata
Quadro VII, foto
scene photographer, Vincenzo Fiorini
visual concept, Stefania Romagna
"Le indagini, attraverso lo specchio"
Il complice, il cacciatore
Il testimone chiave, il Principe Azzurro
I personaggi chiave, allo specchio
(da sin a dex)
Il colpevole, Biancaneve
La vittima, Grimilde o la Strega di Biancaneve
Specchio riflesso, senza ritorno per Grimilde. Un gioco da ragazze, insomma.
Eppure Biancaneve continua a negare ogni responsabilità, asserendo che non
aveva più notizie di Grimilde dalla prima del film “Biancaneve” a cui sia Lei
che la strega erano state invitate. Anzi, il giudizio sul film le aveva trovate,
stranamente, d'accordo: “due brutte copie dell'originale”. 48 ore dopo il
delitto, la svolta nelle indagini: Biancaneve è stata tratta in arresto e portata
nel carcere di Santo Stefano omicidio volontario l'accusa, mentre il Cacciatore
è accusato di concorso in omicidio. Ad incastrare lui e lei, la testimonianza di
una figura trascurata, ma non trascurabile: il Principe Azzurro, l'altro. Che ha
raccontato agli inquirenti di aver sentito le due litigare allo specchio, non
lontano dal luogo del delitto, un'ora prima del ritrovamento del corpo: al
centro della discussione, ancora una volta, chi fosse la più bella del reame. Poi
il bagliore di un riflesso che acceca e la situazione precipita: “dopo tutto
questa non era la mia storia, ma quella di Biancaneve”, queste le ultime parole
di Grimilde ormai esanime. Secondo le prove raccolte dagli investigatori della
squadra (im)mobile, diretti dal Commissario Montepulciaro, l'unico “piedipiatti”
ad avere le mani piatte, sempre al telefono con il suo lacché, l'appuntato “che
c'è e non c'è”, dal colorito cereo, le occhiaie e le sneakers ai piedi, d'estate e
d'inverno, il Cacciatore non sarebbe estraneo ai fatti. In attesa
dell'interrogatorio di garanzia, nessuna ammissione da parte di Biancaneve:
“Son(n)o innocente”, ripete tra se. Per la difesa invece, “è stata legittima
difesa: la vittima soffriva della Sindrome di Grimilde”. A chi lo accusava di aver
tradito, proprio lui, Biancaneve, il Principe Azzurro ha risposto: “Non lasciatevi
ingannare dalle apparenze: Biancaneve, vittima del suo Alter Ego, è libera”.
"NO(u)Velle" II round
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up
Mariangela Fiorini, Hair stylist
Vincenzo Fiorini & Stefano Del Monte, Scene Photographer
Daniela Gennuso, Rita Alla, Stefania Romagna, Andrea Valvassori, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
"Le disavventure di Pinocchio"
III round
Storia di un quadro
Invece di una storia semplice, un fotoromanzo, in sorte a Pinocchio. Da una
parte Attraverso lo specchio di Lewiss Carrol fa da controcanto a Le
disAvventure di Pinocchio, nel paese delle Meraviglie; dall'altra Burattino
senza fili di Edoardo Bennato, un altro concept album, da colonna sonora a
Pinocchio, storia di un Quadro. Non è un Pinocchio diverso da quello di Collodi.
Gli stessi “personaggi”, lo stesso “paesaggio”, diverse le disAvventure per non
essere solo “un pezzo di carta”. E poi Lei, la fata turchina... A ogni lettura, la
trama si infittisce e nuovi protagonisti invadono le pagine. In fondo, “cosa siete
voi? Siamo solo tutti dei personaggi”, risponderebbero.
R.A.
Titoli di coda
"NO(u)Velle" II round
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up
Mariangela Fiorini, Hair stylist
Ettore Maragoni, Scene Photographer
Vincenzo Fiorini, Light designer
Marco Falovo, Rita Alla, Nicoletta Todisco, Stefania Romagna, Barbara D'Ammizio,
Silvia De Santis, Fabio Zecchinelli, Mariangela Fiorini, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
"NO(u)Velle" II round
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up
Mariangela Fiorini, Hair stylist
Ettore Maragoni, Scene Photographer
Vincenzo Fiorini, Light designer
Marco Falovo, Rita Alla, Nicoletta Todisco, Stefania Romagna, Barbara D'Ammizio,
Silvia De Santis, Fabio Zecchinelli, Mariangela Fiorini, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
Con gli occhi di una bambina
Quadro I, foto
scene photographer, Ettore Maragoni
visual concept, Stefania Romagna
Con gli occhi di una bambina
Quadro II, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro VI, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro III, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro IV, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro V, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro V, Acrilico su tela e tecnica mista
Con gli occhi di una bambina
Quadro VII, foto
scene photographer, Ettore Maragoni
visual concept, Stefania Romagna
Con gli occhi di una bambina
Quadro VII, foto
scene photographer, Ettore Maragoni
visual concept, Stefania Romagna
ADAMO ed EVA I round
VERNISSAGE
Venerdi 16 Novembre 2012 H 19.30
ART_Space
Atelier di Stefania Romagna
C.so Anita Garibaldi 79, Centro Storico Alto Terracina LT
Adamo ed Eva
La “buona” novella
E se non vissero felici e contenti, almeno ci avrebbero provato. A carte scoperte, senza trucco né inganno, né tantomeno di “Cenerontole” sempre sul punto di perdere una scarpetta che nessun principe ritroverà. È ora di cena. Ed Eva, non ha nemmeno il pensiero di cosa preparare: “la solita minestra”. Come se non fosse già abbastanza, ci sono anche da mandare giù le lunghe attese a cui la costringe Adamo, sempre impegnato in giochi più grandi di lui: si crede Dio. L’assenza prolungata, tutti i santi giorni, infastidiva ormai Eva. Era stanca di aspettare Adamo, pure il giorno dell’anniversario della creAzione, il giorno in cui tutto ebbe inizio, lei lo avrebbe passato ad aspettarlo, insieme al fid(at)o serpente… ebbene sì, il lunedì comincia sempre la domenica pomeriggio. Che fare? Si guardò intorno, ma non vide nient’altro che una scena quotidiana: lei, lui e l’altro. Invece, lo sa solo Dio quanta voglia avrebbe voluto provare qualcosa di diverso: non la solita mela per cena, divisa per due per altro e a lume di candela. Uscì in giardino, nell’Eden, vide la tavola apparecchiata all’aperto, come Dio comanda, e di Adamo nemmeno l’ombra, non una traccia. Avrebbe avuto voglia di gridare, di urlare, anche solo fare due chiacchiere …“sì, con lo Spirito Santo”, pensò. Poi ad un tratto fu distratta da un sibilo sordo, sinistro. Si girò di scatto spaventandosi lei stessa: era il serpente che capita l’antifona, aveva pensata bene di andarsi a fare un giro. Non aveva però fatto i conti con Eva che nel tentativo disperato di ingannare il tempo si era messa a mettere in ordine quella specie di casa che Adamo le aveva spacciato per un Paradiso terrestre. Spazza, raccogli, lucida mele, sempre mele… aveva finito per mettere il piede in fallo, sulla coda del serpente beccandolo in pieno. Un errore che avrebbe pagato caro. “È sempre lei la pietra dello scandalo, ancora una volta ha rotto le uova nel paniere”, pensò il serpente indeciso sul da farsi: colpirla a tradimento o lasciarla cuocere nel suo brodo? Eva, impaurita e sconvolta dai rimorsi, decise di sfuggire all’ira di Dio al morso scontato del serpente. Iniziò a correre, correre, correre… senza mai guardarsi indietro. Finché, ormai allo stremo delle forze e senza fiato, fu costretta a fermarsi: “male che vada avrò ingannato l’attesa in qualche modo”, pensò tra sé e se. In quel momento, nel rialzare la testa, si accorse che, diversamente da come le avevano fatto credere, c’era dell’altro, oltre alle solite facce in bianco e nero: il mondo intorno a lei era cambiato, prima un colore, poi un altro e un altro ancora, un mondo di colori. E per di più, era sola. “Dove sono?”, si domandò. A guardarlo bene, non sembrava affatto l’inferno. Anzi. Peccato… che non aveva nessuna voglia di perdere altro tempo, non era di risposte che aveva bisogno, ma di lasciarsi tentare. Eh sì, aveva fame come non mai: le era anche tornato l’appetito, che una mela al giorno toglierà anche il medico di torno, ma lascia l’amaro in bocca. A farle da guida è un certo languore allo stomaco… cammina, cammina trova pane per i sui denti: uva a chicchi, un frutto proibito. Eva, in preda ai morsi della fame, non resiste e un chicco alla volta cade in tentazione. Prima un chicco, poi un grappolo e un altro ancora, fino a saziarsi, senza pudore alcuno, di uva e nettare degli dei che gli uomini, Adamo in primis, le avevano tenuti nascosti. Inebriata da un sapore nuovo, diVino, si sdraio in un prato poco distante dal vigneto. Non fece in temo a pronunciare l’XI Comandamento: Non avrai altro…DI(vin)O all’infuori del Novello!!!, che si addormentò. Forse aveva bevuto un bicchiere di troppo. Al risveglio, dei sensi… Rien en va plus, fate voi il vostro gioco: carta e penna che la storia continua perché noi di uscire dal quadro non ne abbiamo proprio voglia. Allora guardaci, ops, seguici, lettore!
R.A.
R.A.
La Genesi
Quadro I, foto
Scene Photographer, S.Greco
Visual concept, Stefania Romagna
La Genesi
Quadro I, foto
Scene Photographer, S.Greco
Visual concept, Stefania Romagna
La Genesi
Quadro III, Acrilico su tela e tecnica mista
La Genesi
Quadro IV, Acrilico su tela e tecnica mista
La Genesi
Quadro VI, foto
Scene Photographer, F.Sinni
Visual concept, Stefania Romagna
Titoli di coda
"NO(u)Velle"
Stefania Romagna, Project manager, Painter, Set designer & Visual Concept
Simona Addabbo, Make up & Hair stylist
Francesco Sinni & Serena Greco, Scene Photographer
Sara D'Ammizio, Michelanna Fusco, Silvia De Santis, Simona Addabbo, Rita Alla, Sedute di posa
Rita Alla, Ghost Writer
"Biancaneve,...nel paese dei balocchi"
2014
GROOVE
piazza della Repubblica Terracina Lt
pittura murale e materiali di recupero.
un invito x VINICIO CAPOSSELA...
che approda sul Tempio di Giove Anxur
venerdi 3 agosto 2012 Terracina
OPS
2011
Pannello decorativo
acrilico, carbone, matita su tela 200x200cm
La Giostra
2012
acrilico, pasta acrilica, collage, carbone su tela
I Giocatori
2012
acrilico pasta acrilica gessi china collage su tela 100x100cm
Parole Leggere
Manifesto
2012
acrilico,smalto, gessi, carbone su tela 120x100
Parole Leggere 1 X
2012
ACRILICO CHINA CARBONE COLLAGE SU TELA 100X100
Parole Leggere 2 X
2012
acrilico china carbone pastelli collage su tela 100x100
"I'M MIOPYC"
work in progress 2009/2012
Stefania Romagna PITTURA
Ettore Maragoni FOTOGRAFIA
Mu.vi.ment.s
Music Vision Mental Silence: edition n. 7,
28 - 29 dicembre 2011, Castello Medievale di Itri (LT)
MISCELLANEA
Vernissage IURANTIA Barcellona 2007
Biografia
Stefania
Romagna, artista eclettica, nasce a Terracina nel 1971. Pittrice,
performer, scenografa, artista del Riuso del PET, con una forte passione
per la danza e la musica. Si diploma nel 1996, presso l'Accademia di
Belle Arti di Roma, Triennio di Pittura, nel tempo libero frequenta la
“Scuola Libera del Nudo", approfondisce le tecniche di decorazione
murale e fa esperienza al Teatro dei Cocci come scenografa.
La
sua pittura è un melange di surrealismo e metafisica sottolineata da
forti tonalità cromatiche. Ogni suo quadro sembra essere una
rappresentazione teatrale; soggetti quasi senza tempo inseriti in
differenti contesti, dove gli oggetti, come delle apparizioni,
definiscono lo spazio fisico ed evidenziano la staticità del tempo..."
(Elisa Rinaldi).
Dal
2001 espone in collettive e personali , in Italia e Europa, Roma,
Palermo, Napoli, Firenze, Bologna, Milano, Spagna, Svezia, Germania,
Francia;
Dal
2005 al 2010 vive e lavora a Barcellona dove evolve la sua ricerca
nelle installazioni, le tele vengono unite a materiali di
riciclo, trasformati, a formare un' unica opera, stile metropolitano di
sapore urbano.
Collabora
con associazioni ed artisti: con il musicista Fabio Bonelli (People
from the montain ) per Brigadisco Cave a Itri; con il performer Alex
Carosi per il progetto _NET all'Università di Viterbo La Tuscia; con i
performer Inanna Trillis e Pino Genovese per ODISSEA CONTEMPORANEA
produzione Uneven Eye; con Festival delle Emozioni al Palazzo della
Bonificazione a Terracina; con Ermete Labbadia per il 15° Festival
Internazionale del Cortometraggio a Lenola; con Bucolica produzioni per
allestimento concerto di Vinicio Capossela, Monte Giove a Terracina; con
l'artista di strada Annamaria Leonardi per SHINGLE22J Biennale di Arte
Contemporanea Anzio e Nettuno; con l'artista Vito Bongiorno per IL
MONDO BRUCIA alla Mostra D'Oltremare a Napoli; con l'artista Giulio
Leonardi per PROFONDA SUPERFICIE video art; con il fotografo Ettore
Maragoni per il progetto I'M MYOPIC; con il poeta Simone Di Biasio per
PARTITA monologo in versi illustrato; con il musicista Antonio Zitarelli
per la performance Ermia/Elena e Viaggio alla nuova città; con la
poetessa Claudia Di Palma e lo scultore Pino Genovese per RUAH
performance multimediale.
2004.
TINTE FORTI progetto pittorico, collettiva di arte contemporanea
"HUNTER DE MAUER" a cura dell`artista FULVIO PINNA, Atelier Fulvio Pinna
a Berlino;
2007/2008. 24° e 25° MARATO DE L'ESPECTACLE al Mercat De Las Flors Barcellona;
2008. 1° Rassegna SUBURBE_Intervenciö mural sota la ciutat Metropolitana di Barcellona;
2009. DRAP ART Festival Internacional de Reciclatge, Espai Artistic La Carboneria Barcellona;
2011.
Nasce NEL REGNO DI PLASTICA, progetto di realizzazione di costumi in
plastica che diventano opere d'arte nelle sue performance.
RicicloInMovimento progetto di laboratori PROGETTI-SCUOLE-RICICLO per
la realizzazione di costumi e scenografie teatrali presso Terracina,
Fondi, Latina, Roma.
Nel
2012 nasce anche il sodalizio artistico con l'amico regista e
drammaturgo Antonio Fasolo (Uneven Eye film-industry), insieme lavorano a
performance multimediali e teatral poetiche.
2014.
PROFONDA SUPERFICIE, progetto pittorico, performativo con Inanna
Trillis, videoart con Giulio Leonardi, rassegna di arte contemporanea
Manzu` LAB a cura di Marcello Cossu direttore artistico Raccolta Museo
Manzu` GNAM Ardea, Roma;
2014.
NOUVELLE SCENE storytelling & performingArts, progetto pittorico,
poetico e performativo sulle fiabe mixate, in collaborazione con la
scrittrice Rita Alla, Galleria RAFFACO a Roma; Galleria Renè De La
Blànchere a Terracina; Espàcio Umbral Florida 84 a Barcellona;
2014. ODISSEA CONTEMPORANEA, performance multimediale, Foro Appio Mansio Hotel a Latina;
2014. PENELOPE E CIRCE, Villa Aielli a San Felice Circeo;
2015.
JEUX per la mostra fotografica del poeta Franco De Luca, Verso Libero
Festival poetico II edizione, Complesso di San Domenico a Fondi;
2015.
PARTITA, illustrazioni a colori per il monologo in versi del poeta
Simone Di Biasio e progetto pittorico IL VIAGGIO DI PENELOPE, espone a
Roma, Napoli, Latina, Fondi, Terracina.
2016. SECRET ALIEN, Viaggio in una stanza, San Felice Circeo;
2016. ERMIA-ELENA, Festival Ecosuoni V edizione;
2016. VIAGGIO ALLA NUOVA CITTA’, Verso Libero Festival poetico III edizione, Complesso di San Domenico a Fondi;
2017.
PENELOPE ..è PARTITA, performance poetica con Simone Di Biasio, LUNART
Festival di arti performative nelle Corti di Casanova di Carinola,
Napoli;
2017.
FUOCO, performance teatrale itinerante, laboratorio con la regia di
Luigi Morra, Verso Libero Festival poetico IV edizione, Complesso di San
Domenico a Fondi;
2018. RUAH, performance multimediale, Maggio d'Arte presso Baraonda associazione di resistenza culturale.
2018.
STRANIERA COME LA CASA, performance teatral-poetica, tratta dal libro
“Altissima Miseria” di e con Claudia Di Palma, Verso Libero Festival
poetico V edizione, Chiesa di San Tommaso a Fondi;
2018. Premio d`AUTORE alla XII BIENNALE ARTE CONTEMPORANEA di ROMA presso le Sale del Bramante;
2018.
CIRCE E LE ALTRE_mitologia contemporanea progetto pittorico e
performativo, “Porta del Parco” Torre dei Templari a San Felice Circeo,
nella rassegna IL MITO DI CIRCE a cura di Giorgia Diamanti.
2018. CIRCE E LE ALTRE_mitologia contemporanea progetto pittorico e performativo,
OR cucina vino arti visive, Lamone, Ticino, Svizzera.
Pittura
Arti performative
RICICLO IN MOVIMENTO
http://www.ricicloinmovimento.blogspot.com/
e-mail: stefaniaromagna@gmail.com
phone: +39 320 44 28 290
e-mail: stefaniaromagna@gmail.com
phone: +39 320 44 28 290
Colletivo GR_prima linea
Pittura
Stefania Romagna
Fotografia
Serena Greco
SPAZIO84
Creative Women at work
C.so Anita Garibaldi 84, Terracina Lt Italia